lunedì 30 giugno 2014

Il carbone

.Nel cortile dove si ammassavano i detriti, all'esterno della fabbrica, un velo di pioggerellina e di umidità avvolse i vapori che uscivano dagli scarichi, i rottami di barili e di ferro vecchio, i cumuli luccicanti di carbone, e, dappertutto, la cenere….


«Avrete delle stanze tutte per voi, carbone e candele e tutto il resto….

.Emergendo da bassi usci seminterrati, i fuochisti si dirigevano verso i cortili delle fabbriche, sedevano su gradini, assi, steccati, detergendosi il volto bruno e guardando fissamente il carbone…

.lungo sentieri ricoperti di scorie di carbone….

.Che strana sensazione avere sui piedi la polvere della strada invece della polvere del carbone!...

.sconvolta dalle trivellazioni per l'estrazione del carbone….

.il lungo viadotto che si inarcava sull'aspro e caotico paesaggio delle miniere di carbone abbandonate e ancora attive….

accanto ai pozzi di carbone antichi e nuovi….

.si trovò a percorrere le arcate sovrastanti i pozzi di carbone abbandonati e di pozzi ancora attivi...

.Il paesaggio era sì macchiato qua e là da mucchi di carbone…



Il carbone (o carbon fossile) è un combustibile fossile o roccia sedimentaria estratto da miniere sotterranee o a cielo aperto o prodotto artificialmente. La formazione del carbone risale a circa 300 milioni di anni fa, quando un clima caldo ed umido ed un'elevata concentrazione di CO2 favorirono la crescita di alberi giganti: la loro morte (favorita da inondazioni) e la successiva degradazione, assistita da funghi e batteri, hanno portato a quelli che conosciamo come carboni fossili.
Il carbone è composto per più del 50% del suo peso, e più del 70% del suo volume da materiali carboniosi. Il carbone è il risultato della trasformazione di resti vegetali che sono stati compressi, alterati chimicamente e trasformati, da calore e pressione, nel corso dei tempi geologici.
L'era geologica durante la quale si formò la maggior parte dei depositi di carbone, attualmente conosciuti nel mondo, è il Carbonifero (fra i 280 e i 345 milioni di anni fa), l'era che vide l'esplosione della vita vegetale sulla terraferma e che ha preso il nome proprio per l'abbondanza di questi giacimenti originatisi rinvenibili entro formazioni geologiche appartenenti a questo periodo.


Intorno al 1750, con la Rivoluzione Industriale, il carbone acquistò la sua vera importanza diventando la principale fonte energetica dell'uomo.
La crescita della sua produzione va di pari passo con lo sviluppo dell’industrializzazione, che origina in Inghilterra e poi si propaga in Europa e nel resto del mondo.  
Fu proprio grazie al carbone che venne messa a punto l'invenzione della macchina a vapore da parte di James Watt: con il carbone, infatti, si alimentava il fuoco che trasformava l’acqua in vapore. 


La forza motrice del vapore era utilizzata in moltissimi campi: nell’industria siderurgica, in agricoltura, nell’industria tessile e per i trasporti.
All’inizio del 19esimo secolo il carbone veniva anche utilizzato per l’illuminazione pubblica mediante il cosiddetto “gas di città” ricavato dal carbone attraverso un processo di gassificazione. Tale applicazione era frequente soprattutto nelle grandi aree urbane come Londra, Parigi e New York. 
Nel 1882, grazie a Thomas Edison, fu messo a punto un impianto di produzione elettrica alimentato a carbone che entrò in funzione a New York e che forniva elettricità per illuminare le abitazioni.
Nel corso del 1900 l’utilizzo del carbone si è concentrato sempre più nell’ambito industriale, soprattutto in quella elettrica, siderurgica e del cemento,  mentre è diminuito l’utilizzo per il riscaldamento domestico ed è scomparso praticamente del quello impiegato nei trasporti.


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