lunedì 30 giugno 2014

Il grisou

Sono caduto nel pozzo dove il grisou è stato più crudele di una guerra….

Il grisù o grisou è un gas combustibile inodore e incolore, costituito prevalentemente da una miscela di metano (dal 77 al 99%) o di altri idrocarburi omologhi e quantità variabili di anidride carbonica, ossigeno e azoto.

È un gas caratteristico delle miniere di carbone e di zolfo, dove, poiché è più leggero dell'aria, si può anche trovare raccolto in sacche isolate nelle parti alte delle gallerie: è detto perciò gas di miniera (Firedamp, nel mondo anglosassone).

Combinato in varie proporzioni con l'aria (dal 5 al 14% circa) dà luogo a una miscela infiammabile ed esplosiva di elevata potenza. Per questo motivo nelle miniere, per evitare la formazione della miscela esplosiva, si ricorre a impianti di ventilazione, badando contemporaneamente a rimuovere le possibili cause dell'innesco (fiamme libere, scintille, ecc.) e a tenere continuamente sotto controllo la quantità di metano presente nell'aria. È all'origine di numerosi disastri minerari, soprattutto prima dell'invenzione della lampada di Davy.



E’ una speciale lampada messa inventata nel 1815 da sir Humphry Davy, che abbassò enormemente il livello di rischio di esplosione nelle miniere di carbone.

E’ una normale lampada con fiamma, a olio combustibile (che ha subito varie evoluzioni tecniche, negli anni seguenti alla sua prima comparsa), che in più è completamente chiusa da una reticella metallica fine, generalmente di rame


Il comportamento della lampada, in presenza di atmosfera esplosiva, è il seguente: invece di propagare la combustione, la fiamma si spegne all'interno della rete. La spiegazione sta nel fatto che la rete metallica rallenta molto il flusso di gas, e la turbolenza, nella zona interna; una leggera corrente di aria, contenente ossigeno, attraverso le maglie è sufficiente ad alimentare la fiamma, ma l'ingresso di altri gas, come metano, satura il volume e abbassa la percentuale di comburente. 

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